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Il progetto è proposto dall'Associazione di Volontariato “Andrea Pazienza” Legambiente di San Severo e dall'Associazione di Volontariato Antea di San Severo

Responsabile del progetto: Renato Regina e Giuseppe Colacchio

Gruppo di progettazione: Renato Regina, Giuseppe Colacchio,

Gruppo di realizzazione: insegnante Mastrolorito Michelina, Renato Regina, Emanuele ortolano, Nicola D’Angelo, nonno giardiniere, genitori, anziani e volontari

Soggetti coinvolti: L’associazione Legambiente, l’Associazione Antea, la classe con l’insegnante e gli alunni, qualche nonno o parente contadino.

Durata del progetto: marzo 2012 – maggio 2013

Destinatari del progetto: insegnanti e bambini delle scuole elementari e medie. 

Introduzione

L’orto e il giardino come metafora della comunità, dove ognuno e ogni singola parte possiede un ruolo ben distinto e specifico nella vita dell’intero sistema.La realizzazione e cura dell’orto offrono la possibilità ai ragazzi e agli insegnanti di scoprire tempi e ritmi della natura e cogliere il forte legame che ci lega a ciò che mangiamo.

La cura dell’orto aiuta a valorizzare l’ambiente in cui viviamo, la salvaguardia di tradizioni e usi, espressioni delle generazioni passate.

Il progetto l’Orto delle meraviglie consiste nella progettazione e realizzazione di un orto biologico didattico, con il coinvolgimento diretto dei bambini.

In questo caso i bimbi diventano "piccoli co-produttori" e avvicinandoli alla terra vengono educati alla varietà di verdure e erbe, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione biologici e al rispetto della natura. Un passo in più verso una cittadinanza futura consapevole.

Viviamo in una società dei consumi , è importante che i ragazzi apprendano la filosofia del mangiare bene e sano, il recupero dei vecchi saperi confrontandosi con nonni o zii e riscoprendo piatti e piante tradizionali.

La proposta di collaborazione tra Antea e Legambiente nasce da un comune desiderio di fare qualcosa affinché le nuove generazioni, in età formativa possano essere indirizzate verso interessi costruttivi che creino valore per se stessi, per le loro famiglie e per il contesto scolastico e sociale in cui vivono.

Le scuole che organizzano un piccolo orto biologico nel cortile della scuola o in un pezzetto di terra vicino ad essa sono oggi sicuramente fra le realtà più vive ed interessanti del panorama scolastico italiano. Coltivare un orto è una attività che mette a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero logico interdipendente. 

Finalità, obiettivi e motivazioni

  • La formazione ecologica, ossia l'insegnamento dei cicli e del linguaggio della natura, i principi base dell'ecologia possono essere egregiamente insegnati ai bambini in modo diretto ed efficace creando e realizzando un orto all'interno della scuola.
  • La promozione di un'adeguata alimentazione che preveda anche il consumo di prodotti ortofrutticoli freschi, la conoscenza dei cicli produttivi, della stagionalità e delle modalità di consumo;
  • La valorizzazione della biodiversità colturale e culturale del territorio;
  • La condivisione di emozioni legate sia al lavoro di gruppo nell'orto, sia al consumo dei suoi prodotti.
  • Utilizzo di cibi naturali e biologici all'interno della scuola.
  • Aumento del livello di collaborazione all'interno della classe, e diminuzione del tasso di violenza.
  • Sviluppo di un rapporto emotivo con la natura che porterà nel corso del tempo ad un senso di responsabilità verso la terra, che conserveranno anche da adulti.
  • La coltivazione di un orto ricongiunge i bambini non solo alle basi del cibo, ma alle basi stesse della vita.
  • Imparare le maniere, i tempi e i prodotti adatti alla semina, preparare e concimare adeguatamente il terreno, annaffiare con acqua, controllare in maniera naturale i parassiti ed infine raccogliere e mangiare.
  • La ricerca dei semi autoctoni e antichi, con la collaborazione degli anziani.
  • La realizzazione dell'humus, realizzato attraverso il compostaggio.

La natura è ciclica. Questa antica sapienza può essere vissuta e compresa direttamente attraverso la coltivazione di un orto. Nel ventunesimo secolo, ci si presenta la grande sfida di creare comunità ecologicamente sostenibili, in cui possiamo soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspirazioni senza ridurre le possibilità di sopravvivenza per le generazioni future. Per raggiungere questo obiettivo possiamo imparare dallo studio degli ecosistemi, che sono comunità sostenibili formate da piante, animali e microrganismi.

Esiste una configurazione di base della vita comune a tutti i sistemi viventi, siano essi organismi viventi, ecosistemi o sistemi sociali che è quella della rete. Esiste una ragnatela di relazioni tra tutti i componenti di un organismo vivente, così come in un ecosistema esiste una rete di relazioni tra le piante, gli animali e i microrganismi, o tra le persone in una comunità umana.

Si semina, si coltiva l'orto, si raccoglie e poi si pianta ancora. Questo lavora ci aiuta a riconoscere l'ordine naturale di crescita e declino, nascita e morte, e questo ci rende consapevoli di come siamo inglobati in questi cicli naturali.

Nell'orto impariamo i cicli alimentari, uno dei primi e più importanti concetti ecologici. Gli ecologisti hanno formulato il concetto di catena alimentare, con creature piccole che vengono mangiate da creature più grandi, che a loro volta sono mangiate da altre ancora più grandi e via di seguito. Inoltre queste grandi creature, quando muoiono, sono mangiate da quelle piccole, ossia dai cosiddetti organismi preposti alla decomposizione. Questi cicli alimentari sono collegati tra di loro, poiché gran parte delle specie si alimentano di numerose altre specie, così come facciamo noi, e quindi i cicli alimentari diventano parte di un'unica rete interconnessa.

Costruzione e descrizione del progetto

Metodologia

La metodologia usata è quella che viene definita “metodologia di rete”, ossia mettere insieme tutti gli attori sociali presenti nel contesto che intendono collaborare su un progetto volto alla produzione di ortaggi biologici contemporaneamente lezioni di educazione ambientale relative ai cicli della natura, alla conoscenza delle piante e in particolare degli ortaggi. Infine si possono prevedere momenti di cucina e consumo di prodotti raccolti nell'orto.

E' prevista un'uscita didattica presso un villaggio ecologico presso Sannicandro Garganico e gli orti biologici.

Gli incontri consistono in una breve lezione teorica in classe seguita dall'uscita in campo con la partecipazione diretta dei bambini nei lavori manuali, guidati dagli adulti che si occuperanno degli aspetti più faticosi e pericolosi. 

Strutture dell'orto giardino:

  • Una serra con struttura in legno e di un semenzaio riscaldato per mettere a dimora i semi nella stagione fredda
  • Un cassone per la raccolta dei rifiuti organici
  • Un cassone o delle cassette come semenzai con copertura in vetro
  • Sentiero principale in materiale resistente
  • Siepe alta cm 60 per proteggere l'orto dai venti del nord
  • Strutture per ricovero attrezzi
  • Supporti informatici e video
  • Predisporre un tubo per l'irrigazione e un impianto di irrigazione

Attrezzi:

Una vanga comune, una vanga a scudo, un forcone, una carriola, un piccone o un badile, una falce, un rastrello, uno spaventapasseri (che realizzeranno i bambini insieme al docente). Innaffiatoi. Spago, paletti, forbici, filo di ferro 

Materiale 

  • Torba
  • Semi biologici
  • Letame
  • Manuale di orti didattici
  • Guanti e cappellini 

Fasi di realizzazione

  • Presentazione del progetto e visita al campo dove si intende impiantare l'orto didattico.
  • Togliere le pietre e gli arbusti dal campo. Le pietre vanno accumulate da una parte e possono essere utilizzate per creare i percorsi principali, gli arbusti andranno bruciati e le ceneri utilizzate come concime, così le erbe infestanti sradicate e poi bruciate, il manto erboso invece può essere usato per creare il compost.
  • Preparazione del semenzaio con della torba e prima semina in semenzaio
  • Il dissodamento di alcune aiuole esterne nelle quali verranno piantati ortaggi e erbe aromatiche.
  • Divisione dell'area in parti per la rotazione e prevedere le diverse aree di intervento: 
    • Area Orticultura
    • Area Ortogiardini
    • Area Floricoltura
    • Area Piante officinali
  • Disposizione dei filari.
  • Semina e copertura del solco. Innaffiatura.
  • Diradamento, le piantine andranno messe nel luogo di raccolta dei residui organici.
  • Rinvigorimento
  • Trapianto
  • Cura della crescita e lotta agli eventuali parassiti con metodo biologico
  • Raccolta e consumo.

Tempi di realizzazione e modalità di svolgimento

Le attività didattiche si articolano come segue:

Un incontro di un'ora e mezza circa una volta la settimana dove sono previste lezioni formative, semine invernali, controlli di crescita.

SEMI DA PIANTARE MESE PER MESE E LE ATTIVITÀ PREVISTE AD OGNI INCONTRO.

Lezioni teoriche che riguardano i seguenti argomenti che verteranno verso una formazione ecologica volta alla comprensione dei cicli della natura.

I cicli della vita - Il ciclo dell'orto - I cicli dell'energia - Il ciclo alimentare - Il ciclo delle stagioni - Il ciclo dell'acqua 

MARZO 

Nel mese di Marzo cominceranno le attività all'aperto per l'impianto dell'orto.

A questa attività faremo partecipare anche dei contadini aderenti all'iniziativa.

Trapianto tradizionale di piantine orticole coadiuvati dai contadini.

In semenzaio coperto dal vetro: cavolfiori, melanzane, peperoni,

All'aperto: fave, fagioli, lenticchie, porri, cipolle, aglio, piselli, patate precoci, e spinaci estivi, finocchio, prezzemolo

APRILE 

In semenzaio coperto dal vetro: cetrioli, cavolo cappuccio, zucchine e mais sedano, lattuga, cicoria, bietole, cetrioli, meloni.

All'aperto: broccoli, cavoli, carote, cavolfiori, ravanelli, patate, zucche.

MAGGIO 

In semenzaio coperto dal vetro: zucchine, cavoli cappuccio, sedano, lattuga, cicoria, bietole, cetrioli.

All'aperto: broccoli, cavoli, carote, cavolfiori, ravanelli, patate, cicoria, indivia, lattuga, mais, spinaci, zucchine (fine maggio) e i pomodori, meloni.

Evento: VISITA AL VILLAGGIO ECOLOGICO A SANNICANDRO E AGLI ORTI BIOLOGICI DI EMANUELE

Degustazione prodotti dell'orto.

GIUGNO 

Piantare le piantine che sono cresciute nei semenzai, sradicare le erbe infestanti e innaffiare con regolarità.

A fine stagione, quando le piante di zucca saranno seccate, si raccoglieranno le zucche e gli ultimi cetrioli poi entrambe le piante si sradicheranno ed andranno ad incrementare il compost.

LUGLIO 

Curare la crescita degli ortaggi, innaffiare e sradicare le erbacce

AGOSTO 

Curare la crescita degli ortaggi, innaffiare e sradicare le erbacce, piantare quei semi che daranno frutti in autunno e inverno

SETTEMBRE 

Curare la crescita degli ortaggi, innaffiare e sradicare le erbacce, piantare quei semi che daranno frutti in autunno e inverno

OTTOBRE 

Curare la crescita degli ortaggi, innaffiare e sradicare le erbacce, piantare quei semi che daranno frutti in autunno e inverno. Concimare il terreno con il compost.

Evento: BIODOMENICA

NOVEMBRE 

Lavorazione del terreno delle scuole per prepararlo alle semine del grano e degli ortaggi invernali. Alla lavorazione del terreno seguiranno le semine.

Progetto del grano: nel giardino di ogni scuola viene lavorata a Novembre un'area di circa 5 mq. Lì i bambini semineranno un migliaio di semi di una varietà di grano e una volta al mese, con la nostra assistenza, ripuliranno l'area dalle erbe infestanti. I primi giorni di Giugno le spighe verranno raccolte, legate in mazzi e appese per essere poi trebbiate manualmente al rientro a Settembre. Dalla semina e dalla trebbiatura saranno esclusi i bambini ciliaci.

Evento: FESTA DELL'ALBERO e festa nazionale degli orti in condotta.

DICEMBRE- GENNAIO - FEBBRAIO 

Semina autunno-invernale: consiste nella semina in vasetti opportunamente preparati con uno strato di argilla espansa più uno strato di torba delle varietà a scelta, in Novembre/Dicembre, tra Valeriana, Rucola, Ravanelli, Lattuga, Catalogna e in Gennaio/Febbraio tra Prezzemolo, Basilico e Lattuga, a cui segue l'accrescimento in una piccola serra. Lezioni formative; semine invernali, controlli di crescita.

Aspetti innovativi da segnalare 

a) Mettere in relazioni generazioni diverse. Bambini, volontari adulti e anzani, nonno giardiniere, contadino.

b) Funzione terapeutica in ambito relazionale sia con gli altri bambini, con gli adulti e con la natura, che l'orto didattico svolge. 

Risultati e valutazione

Risultati attesi 

i risultati attesi che questo progetto si prefigge sono quelli di migliorare il benessere dei bambini, di migliorare le qualità relazionali tra i bambini, la conoscenza di come si produce un ortaggio, fino al consumo, la conoscenza dei cicli della natura e del rispetto dell'ambiente.

pertanto ci si è orientati rispetto a queste quattro dimensioni:

  • dimensione psicologica;
  • dimensione relazionale;
  • dimensione salutare;
  • dimensione valoriale.

Dimensione psicologica, che consiste nella soddisfazione, nel piacere che deriva dall'esercizio delle proprie abilità manuali.è un intervento che attiva nel soggetto potenzialità altrimenti non utilizzate.

Dimensione relazionale, intesa come acquisizione di capacità nel gestire relazioni con i propri coetanei e con gli adulti, relazioni valide e significative.

Dimensione salutare, e cioè un modo per avvicinarsi ai prodotti della natura in alternativa ai prodotti industriali che grandi problemi di salute causano ai bambini. (obesità, diabete, allergie, dipendenze, ecc.)

Dimensione valoriale, che consiste nel conoscere la natura nella sua biodiversità, apprezzarne le meraviglie e predisporsi verso un maggior rispetto dell'ambiente così da indirizzarsi verso un modello culturale di vita sostenibile.

Criteri di valutazione 

  • Il grado di efficacia nei risultati attesi;
  • l'aumento dell'interesse che sta attorno al progetto;
  • La bontà valoriale dello stile di vita a cui l'intervento mira.
  • Valutare l'intervento significa verificare se e in che grado le varie dimensioni del benessere (psicologiche, relazionali, salutari e valoriali) vengono soddisfatte. Il che presuppone una certa condivisione dei punti di vista dei vari soggetti coinvolti: insegnanti, volontari, nonno giardiniere, genitori.

Gli indicatori di qualità individuati sono:

a) test- colloqui per misurare il beneficio psicologico;

b) test- colloqui per misurare il beneficio relazionale;

c) test- colloqui per misurare il beneficio salutare;

d) test- colloqui per misurare il beneficio valoriale; 

 

Risorse umane impegnate: 

numero: 4

di cui:

Personale interno: l'insegnante della classe

Personale esterno: 2 Volontari Antea e Legambiente, 1 maestro contadino, nonno contadino Nicola D'Angelo saltuario, genitore contadino.

Comunicazione interna: tra gli operatori è previsto n. 1 incontro di presentazione del progetto, n. 1 incontro prima della chiusura della scuolail programma, il monitoraggio, n. 1 incontro alla riapertura, e n. 1 incontro prima della chiusura della scuola

Comunicazione esterna: attraverso la stampa, internet e in occasione di eventi.

Fonti di finanziamento: Associazione Antea

Tempi previsti: da marzo 2011 a maggio 2012

 

12/03/2012 Firma dei Responsabili 

 Associazione Antea
San Severoa
Giuseppe Colacchio

Associazione "A. Pazienza" Legambientea
San Severoa
Renato Regina

Costi per la Realizzazione del Progetto

(in neretto gli attrezzi e i materiali che le associazioni intendono procurare)

  • Una serra con struttura in legno e di un semenzaio riscaldato per mettere a dimora i semi nella stagione fredda
  • Un cassone per la raccolta dei rifiuti organici
  • Un cassone o delle cassette come semenzai con copertura in vetro
  • Siepe alta cm 60 per proteggere l'orto dai venti del nord
  • Strutture per ricovero attrezzi
  • Predisporre un tubo per l'irrigazione e un impianto di irrigazione

Attrezzi

Una vanga comune, una vanga a scudo, un forcone, carriola, un piccone o un badile, una falce, rastrello,uno spaventapasseri (che realizzeranno i bambini insieme al docente). Spago, paletti, forbici, filo di ferro

Materiale

  • Torba
  • Semi biologici
  • Letame
  • Manuale di orti didattici
  • Guanti e cappellini.
Manuale L'orto didattico + cd € 20,00
Semi biologici di piante officinali (n. 12 bustine da € 5,00 (circa) cad.) € 60,00
Semi biologici di frutti (n. 4 bustine da € 5,00 (circa) cad.) € 20,00
Semi biologici di ortaggi (n. 40 bustine da € 5,00 (circa) cad.) € 200,00
Totale € 300,00
Carriola € 60,00
Cassone in legno per il compost € 100,00
Semenzaio € 90,00
Struttura per ricovero attrezzi  
Contadino per dissodare il terreno e cura mesi estivi € 300,00
Torba € 30,00
Innaffiatoi € 20,00
Cappellini per una classe € 100,00
Totale generale € 1.000,00

 

 Associazione Antea
San Severoa
Giuseppe Colacchio

Associazione "A. Pazienza" Legambientea
San Severoa
Renato Regina